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Capitolo 20

L’anno che Tartan, mandato da Sargon, re d’Assiria, mosse contro Asdod, la cinse d’assedio e la prese,
2 verso quel tempo, l’Eterno parlò per mezzo d’Isaia, figliuolo di Amots, e gli disse: ‘Va’, sciogliti il sacco di sui fianchi, e togliti i calzari dai piedi’. Questi fece così, e camminò seminudo e scalzo.
3 E l’Eterno disse: Come il mio servo Isaia va seminudo e scalzo, segno e presagio, durante tre anni, contro l’Egitto e contro l’Etiopia,
4 così il re d’Assiria menerà via i prigionieri dall’Egitto e i deportati dell’Etiopia, giovani e vecchi, seminudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell’Egitto.
5 E quelli saranno costernati e confusi, a motivo dell’Etiopia in cui avean riposta la loro speranza, e a motivo dell’Egitto di cui si gloriavano.
6 E gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: ‘Ecco a che è ridotto il paese in cui speravamo, al quale avevamo ricorso in cerca d’aiuto, per esser liberati dal re d’Assiria! Come scamperemo noi?’